mercoledì 30 aprile 2008

OPIE, esportare ed importare le preferenze delle estensioni di Firefox

Da bravi geek, proprio come il sottoscritto, avrete sicuramente potenziato il vostro fido Mozilla Firefox con tantissime estensioni. Certo, le potenzialità sono impressionanti, la comodità nella navigazione indescrivibile, ma sorge il dramma ogni qualvolta bisogna fare un “trasloco” da un PC all’altro o da una versione del browser all’altra: bisogna re-installare e, soprattutto, reimpostare le preferenze di ogni singola estensione!
Se per il primo problema basta salvarsi manualmente i file xpi e trascinarli nel browser (o utilizzare qualche estensione dedicata), per la seconda questione si è sempre dovuta affrontare una grandissima perdita di tempo (e pazienza) per il fatto di dover riconfigurare tutto da capo ed in modo manuale. Almeno era così fino a poco tempo fa, vale a dire fino alla nascita di OPIE.

OPIE (Ordered Preference Import/Export) è infatti uno splendido addon che permette di esportare ed importare le preferenze delle estensioni di Firefox. Si presenta tramite una comodissima interfaccia grafica dalla quale compiere tutte le operazioni in maniera facile quanto veloce.
Da sottolineare la possibilità di selezionare solo le estensioni delle quali si desidera esportare/importare le impostazioni, bypassando di fatto il fastidioso obbligo che contraddistingue altri strumenti e/o estensioni creati per la gestione delle impostazioni di Firefox (ad esempio FEBE), che prevedono solamente l’importazione/esportazione globale delle preferenze.
Insomma, se cercavate un validissimo modo per esportare ed importare le preferenze delle estensioni di Firefox, con OPIE avete decisamente trovato quello che fa al caso vostro!


Fonte

Returnil Virtual System, virtualizzare il proprio sistema gratis

Sono ormai in molti a credere che la nuova frontiera della sicurezza informatica consista nel virtualizzare il proprio sistema affinché ogni modifica eventualmente fatta ai danni di quest’ultimo venga, quasi come per magia, riparata al riavvio successivo.
Proprio per questo oggi abbiamo deciso di presentarvi Returnil Virtual System, un software che permette di virtualizzare il proprio sistema gratis. Proprio così: s’installa il programma, lo si avvia ed in men che non si dica ci si ritrova con un sistema operativo immune a qualsiasi tipo di minaccia, o per meglio dire immune a nulla ma con la certezza che tutto venga riportato allo stato originario al riavvio successivo del computer, proprio come se nulla fosse mai accaduto.

Il programma è disponibile anche in una versione a pagamento che, per ovvie ragioni contiene diverse funzionalità in più rispetto a quella gratuita che vi stiamo proponendo oggi (ad esempio il salvataggio di taluni elementi anche se contenuti nel sistema virtualizzato ecc.), ma Returnil Virtual System 2008 Personal Edition risulta ad ogni modo una soluzione più che valida per gli utenti che non hanno specifiche necessità di tipo professionale.
Insomma, se cercavate un buon programma utile a virtualizzare il proprio sistema gratis, con questo Returnil Virtual System avete proprio trovato quello che fa per voi. Cosa aspettate a scaricarlo, provarlo e dirci cosa ne pensate?!

Fonte

Recuperare files dopo averli cancellati dal cestino

Avete passato una serata fantastica durante la quale avete immortalato i momenti più caldi con la vostra bellissima macchina digitale? Immaginate ora che a distanza di mesi andate nella cartella delle immagini e vi accorgete che è sparito tutto. Non solo, non trovate neanche le altre cartelle con i documenti di lavoro e non capite più che diavolo sta succedendo. Siamo fregati? Riusciremo a recuperare i files in qualche modo? In questi casi dobbiamo affidarci ad uno dei software della categoria Recupero Dati. Oggi in particolare parleremo di un ottima chicca, testata come al solito personalmente di nome FileRescue Pro. Basta ad esempio leggere la seguente tabella per renderci conto delle incredibili potenzialità della chicca.

  • Explorer-style user interface
  • Recover files even if emptied from the Recycle Bin
  • File recovery after accidental format, even if you have reinstalled Windows
  • Recovers data lost due to a virus or Trojan attack or software faults
  • Disk recovery after a hard disk crash
  • Recover files after a partitioning error
  • Recover files from RAW hard drives
  • Searches and recover files of known types: documents, images and photos, video, music and email
  • Recover from hard drive, camera card, USB, Zip, floppy disk or other media
  • Supports all Windows file systems: FAT12, FAT16, FAT32, NTFS and NTFS 5 used by Windows NT/2000/XP/2003/Vista
  • Recognizes localized names (UNICODE support)
  • and many more!

Quali tipi di files riesce a recuperare FileRescue Pro?

  • Executable File MSLIB (.exe)
  • Executable File DOS (.exe)
  • MS Outlook (.pst, .oab, .dbx, .wab, .msg
  • MS Excel (.xls, .xla, .xlt)
  • Bitmap (.bmp)
  • MP3 (.mp1, mp2, .mp3)
  • Executable File LIBCOFF (.exe)
  • PkZip, WinZip (.zip)
  • MS Office Storage File
  • JPEG (.jpg, .jpeg, .jp2)
  • MPEG (.mpg, .mpe, .mpeg, .mp4)
  • AVI (.avi)
è possibile visionare la lista completa dei file recuperabili con FileRescue Pro





Scansione di file e cartelle

Cliccare Analyze per scansionare file e cartelle del PC





Come recupero le cartelle perse con tutti i miei files? Semplice, le cartelle o files persi vengono indicate con un colore marroncino. Basta selezionare ciò che ci interessa recuperare e cliccare Recover








Limitazione Shareware

Con la versione di prova potreste incorrere nella limitazione di grandezza del file. Ciò vuol dire che se il file da recuperare è troppo grande il programma vi invita ad acquistare la versione definitiva

Files recuperati Durante i nostri test ci siamo limitati a recuperare qualche video precedentemente cancellato anche dal cestino e tutto ha funzionato a dovere.

Fonte





Creare il Backup e il Ripristino automatico del profilo di Firefox

Come si salvano i dati del nostro amato Firefox nel caso abbiamo la necessità di formattare il PC o semplicemente renderli disponibile su altri PC, per esempio a lavoro? Ricordo che in Firefox, oltre ai siti preferiti, vengono memorizzate le pagine visitate, le password salvate , i cookies, la lista dei file caricati , vari certificati e le estensioni. Per chi come me utilizza un profilo molto corposo, perdere tutto sarebbe una perdita di tempo troppo onerosa. Allora, come possiamo salvare tutte queste cose che nell’insieme vengono definite il profilo di Firefox? La risposta è semplice e immediata. Infatti, basta utilizzare MozBackup grazie al quale è possibile creare un backup (una copia di sicurezza) del profilo di Firefox (1.0 - 3.0 Alpha 6), Thunderbird (1.0 - 2.0), SeaMonkey (1.0a - 1.1), Mozilla Suite (1.7 - 1.7.x), Netscape (7.x.). Come si fa praticamente il backup del profilo ? Ecco una semplice guida che mostra come fare il backup e il ripristino del profilo di Firefox.

CREA BACKUP DI FIREFOX CON MOZBACKUP









Impostare la lingua in italiano: scarica da qui il file della traduzione italiana e copialo nella cartella di installazione del programma, che se non hai cambiato è C:\Programmi\MozBackup.




Eseguire il programma: avvia il programma MozBackup e ti trovi davanti una schermata di benvenuto. Clicca su Avanti.








Avvia il backup





Possibilità di proteggere con password il file di Backup









RIPRISTINA BACKUP DI FIREFOX CON MOZBACKUP









Ripristina il backup precedentemente salvato



Carica e seleziona il backup (default) e clicca Avanti.







Fonte

lunedì 18 febbraio 2008

Come ingrandire le immagini senza perdere qualità

Avete mai provato ad ingrandire una qualsiasi immagine, facendo diventare il numero dei suoi pixel pari al doppio di quelli originali? Se la vostra faccia, immaginando il risultato ottenuto, è tutto tranne che soddisfatta allora mi sa proprio di sì.
Lo so, può sembrare un azzardo, ma oggi vi voglio presentare due servizi on-line del tutto gratuiti e che permettono proprio di ingrandire le immagini senza perdere qualità. Ovviamente, come ogni buon geek sa, miracoli non se ne possono fare ma soprattutto con immagini in stile cartoonesco e/o loghi si possono ottenere risultati favorevolmente sorprendenti.

Il primo servizio di cui parlavo è VectorMagic, utile alla trasformazione di normali file grafici (jpg, bmp ecc.) in immagini vettoriali, ma pienamente adatto al nostro scopo. Basta effettuare l’upload dell’immagine da ingrandire, seguire la facile procedura guidata (dove scegliere se si tratta di una foto o un logo, quanti colori ha, che qualità ha e così via) ed il gioco è fatto.
Meno efficace di VectorMagic, ma comunque valido, in Reshade basta invece effettuare l’upload dell’immagine da ingrandire, scegliere da un menu a tendina la risoluzione di destinazione ed anche qui il gioco è fatto in pochissimi click.
Entrambi i servizi non necessitano di registrazione per essere utilizzati, e rappresentano quindi due ottime proposte da tenere sempre nei propri segnalibri “del mestiere” da geek.

giovedì 31 gennaio 2008

Atoolo Web OS e 1Gb di storage

screen attolo desktopAtoolo è uno dei tanti desktop online che stanno spuntando fuori dal cilindro del Web 2.0, bello, ordinato e che offre agli utenti, previa registrazione gratuita, 1 Gb di storage per i propri files, che diventeranno 2 Gb appena finita la fase beta del progetto.

Tra le applicazioni disponibili due programmi di videoscrittura, quello di Atoolo e Writer di Zoho, un foglio di calcolo, una radio a cui è possibile aggiungere canali tramite file .xml, un visualizzatore di Google Maps, un host Google Video e MindMeister, la web application per creare mappe mentali disponibile anche offline tramite Google Gears agli utenti Premium (a pagamento). Sono disponibili anche altre applicazioni quali post it, project manager, mail-checker e altre.

Atoolo si distingue per la semplicità e l’ordine del desktop. Il servizio è gratuito e rimarrà tale, ripagandosi con la pubblicità, peraltro mai invasiva.

Fonte

Come riparare Windows Vista senza il DVD d’installazione

Una delle situazioni informatiche più antipatiche che può capitare a tutti i geek è sicuramente quella di dover riparare un’installazione di Windows ed accorgersi, quando è ormai troppo tardi, di non aver il CD/DVD d’installazione sotto mano.
Fortunatamente per tutti noi, qualcuno ha ben pensato di creare dei metodi alternativi per bypassare questa fastidiosa situazione e riparare Windows senza il DVD d’installazione. Oggi quindi vi proponiamo ben due metodi riguardanti l’ultimo nato in casa Microsoft: Windows Vista. Buona lettura!
Windows Vista Recovery Disc: Immagine ISO creata da EasyBCD da scaricare, masterizzare e far partire come boot. Come facilmente intuibile, si tratta di una versione ridotta all’osso del DVD d’installazione di Windows Vista che, in 120 MB, contiene solamente i componenti della sezione “ripara il computer”.


WAIK: Strumento creato dalla stessa Microsoft che permette la creazione e l’installazione di copie personalizzate di Windows Vista. Data la sua pesantezza (circa 993 MB) e la sua non troppa facilità di utilizzo, è consigliato solo a chi sa bene “dove mettere le mani”.
Ecco fatto, adesso sapete come riparare Windows Vista senza il DVD d’installazione in modo facile, veloce e gratuito. Meglio di così?!

Fonte

10 validissime alternative freeware a winzip e winrar

Avere una utility che si occupi di gestire i files compressi è quasi d’obbligo in ogni pc.

images.jpg

In questo ambito i 2 software più conosciuti ed utilizzati sono senz’altro 2: winzip e winrar, entrambi a pagamento.
Ma perchè pagare, o peggio ancora craccare questi software quando possiamo avere delle validisime alternative gratuite?

Ecco per voi una bella lista:

1. 7-Zip

2. IZArc

3. TUGZip

4. Quick Zip

5. DropZip:

6. PeaZip

7. ALZip

8. jZip

9. ZipGenius

10. ZipStar

Fonte

Come congelare il nostro computer e riportarlo allo stato originale

Quante volte abbiamo voluto provare un programma, ma non lo abbiamo fatto per paura che rimanesero i segni dello stesso? Quante volte infattiabbiamo rinunciato a provare programmi per paura di combinare casini mostruosi? E se volessimo volontariamente e sadicamente infettare il nosto PC per provare l’efficienza dell’antivirus senza compromettere il PC?Le risposte a queste domande ce le fornisce una stabiliante chicca freeware di nome Returnil Virtual System 2007.

Quando è attivato Returnil, il sistema operativo viene congelato e gira su una partizione virutale, cioè ogni cambiamento e modifica è solo sulla memoria e non permanente, al riavvio del computer tutto quello che si è fatto dall’attivazione di Returnil viene perso ritornando alla configurazione precedente, mantenendo il registro di sistema immacolato. Returnil permette di proteggere SOLO il disco dove è installato il Sistema Operativo, congelando solo quello, se si vuole salvare qualche file a cui si sta lavorando ci sono varie opzioni: chiavetta USB, upload su Internet, più un’altra alternativa intrinseca del programma(utile se si una sola partizione nel computer e/o non si hanno PenDriver), Returnil è infatti capace di creare per voi una partizione virtuale; decidere le dimensioni, e salvare i files che non si vuole far sparire al riavvio del sistema. L’unica pecca di Returnil è che non protegge nel caso di programmi che richiedono il riavvio del sistema per la comletazione dell’installazione. Returnil puo anche funzionare al contrario, cancellando un programma mentre Returnil è attivo, quando si ravvia il computer in programma eliminato sarà nuovamente presente al suo posto. L’installazione dura pocissimi minuti, durante la quale è possibile creare la partizione vistuale tramite “Create your Virtual Partion” stabillendo la sua dimensione in Virtual Partion Size (Mb. E’ possibile assegnare una password per non permettere la sua disattivazione. E’ anche possibile attivarlo quando si vuole, utilizzando una funziona al suo interno per specificare i giorni della settimana e gli orari di attivazione. Returnil Virtual System è stato pensato dal produttore come sistema integrato di protezione contro tutti i tipi di software, download, siti web, o qualunque altra cosa che potrebbe avere effetti negativi sul computer e contro la infezioni da virus, spyware, malware e altri programmi maligni. Tutto questo senza sacrificare le prestazioni o usabilità nel contempo e per ridurre l’intervento di supporto tecnico e la necessità di manutenzione ordinaria. Returnil Virtual System offre una migliore velocità e affidabilità rispetto ad altre soluzioni di virtualizzazione.

Quindi le caratteristiche principali di Returnil Virtual System sono:

  • Mantiene la vostra partizione di sistema sicuro;
  • Virus, Trojan, Worms, Adware, Spyware, di contenuti indesiderati scompaiono con un semplice riavvio;
  • Aiuta a ridurre l’usura del disco utilizzando la memoria piuttosto che la tecnologia della clonazione HDD;
  • Elimina tutte le attività, anche se il computer è stat spento o è andato in crash;
  • Elimina il pericolo di valutazione dei nuovi software.

Returnil Virtual System quindi è cosigliato per

  • chi ama far danni al proprio pc e poi non sa come rimettere le cose a posto;
  • chi ha fratelli, sorelle, madri, padri, cuginetti pasticcioni che hanno modo di mettere mano al pc con tutto quello che ne può conseguire;

  • chi deve lasciare un pc in balia di utenti terzi, tipo in una sala pubblica, in un’esposizione di un negozio, in un luogo di lavoro e vorrebbe ritrovarlo nelle stesse condizioni ad ogni riaccensione, il giorno dopo.
imm1




Avvio: dopo l’installazione all’avvio si trova l’icona di Returnil di colore verde nella barra di sistema, accanto all’orologio di Windows.




imm2

Programma:
all’avvio del computer in alto si trova questo rettangolo che permette di attivare Returnil e/o di vedere le sue configurazioni “Show Program”.




si_blocc




Bloccare la sessione: Selezionando “Session Lock” l’icona di Returnil diventa rossa ed il sistema è congelato alla configurazione precedente all’avvio.




memu1

Proprietà: “Show Program” permette di accedere alle prprietà di Returnil pe settarlo nel modo migliore. “User’s Manula” compare un DETTAGLIATISSIMO manuale utente in Inglese.




memu2




Modalità di protezione all’avvio: Cliccando su “Change Protection Mode” è possibile scegliere di attivare Returnil all’avvio del computer o di bloccare la sessione “Session Lock” in modo da attivare Returnil




setting1

Other Settings: La schermata permette di disabilitare la protesione in modalità provvisoria ed abilitando “Scheduler” è possibile pianificare l’attivazione di Returnil scegliendo i giorni della settimana e gli orari




setting2




Virtual Partition: Si puo scegliere di abilitare la partizione virtuale dove copiare i files che si vuole salvare dopo la sessione di lavoro da essa è possibile scegliere le dimensioni e/o modificarle se all’atto della installazione si è scelto di creare la partizione virtuale

setting3

Others: è possibile scegliere la password da dare a Returnil ed altre proprietà. PS Il programma ha l’opzione della lingua italiana che sconsiglio vivamente poichè le frasi risultano sgrammaticate e di non facile comprensione, quindi consiglio la lingua inglese


Fonte



Gestire le password di accesso ai siti con Roboform

Come molti di voi sapranno Firefox o lo stesso Internet Explorer consentono di salvare in automatico le password di accesso a vari siti internet come ad esempio la webmail di Gmail. Abbiamo però visto che per motivi di sicurezza non è consigliato utilizzare questa facilitazione, in quanto possono facilmente rubare tutte le password con un programma come Lupen-Pen-Drive. Allora, come possiamo avere la stessa comodità senza correre il rischio che ci freghino le password dal PC? Semplice basta usare un programma della categoria Gestione Password. Più in particolare la chicca di oggi si chiama Roboform che ho preferito rispetto ad altri programmi simili perché è uno dei programmi più efficienti, facile, in italiano e ricco di documentazione. Il funzionamento è banale, infatti, consente di gestire tutte le password del PC in modo automatico grazie ad una barra degli strumenti che viene installata nel vostro browser. Ogni volta che effettuerete un login il programma vi chiede di poter registrare la password in modo da non doverla più ridigitare al login dello stesso sito.

Dopo aver installato il programma e aver memorizzato in questo tutte le password di cui abbiamo bisogno, è consigliabile di cancellare dai vostri Browser tutte le password che avevate precedentemente memorizzato. Nella guida vedremo anche questo in modo da non lasciare nulla al caso. Per qualsiasi utilizzo avanzato del programma vi invito a consultare questo manuale online che spiega passo per passo qualsiasi funzione.

Caratteristiche di Roboform

  • Memorizza le password e fa il login automatico.
  • Compila moduli registrazione estesi e checkout con un clic.
  • Cripta le password garantendo la massima sicurezza.
  • Genera password a casaccio difficili da decifrare.
  • AntiPhishing con password solo su siti web compatibili.
  • Backup delle password copiandole da un computer all’altro.
  • Sincronizza le password tra diversi computer usando GoodSync.
  • Cerca parole chiavi nelle vostre password, nelle note e in Internet.
  • RoboForm2Go: avviabile da chiave USB, non serve l’installazione.
  • PDA: sincronizza le vostre password con Pocket PC e Palmare.
  • E’ neutrale: funziona con Internet Explorer, AOL/MSN, Firefox.


Installazione: durante l’installazione viene richiesta una registrazione . Questa serve per creare la nostra identità nel programma. Nel caso anche altri componenti del PC vogliano usare questo gestore password questo è possibile, basta che ogni utente si crei la propria identità. Dopo la prima fase di registrazione del prodotto, viene richiesto di inserire un Master Password, questa corrisponde alla password delle password. Cercate di scegliere una che non potete dimenticare, altrimenti non riuscirete più ad accedere alle password salvate automaticamente dal programma.



Come funziona Roboform? l’installazione del programma prevede di far comparire nel vostro Browser una Barra strumenti RoboForm. Il programma seguirà la vostra navigazione come un fedele alleato, e ogni volta che visitate un sito dove è necessaria l’autenticazione con il pulsante Login, compare il dialogo di Autosalvataggio che suggerisce di salvare l’informazione di login su Scheda. Cliccate il pulsante Salva nel dialogo di Autosalvataggio e la Scheda verrà salvata nella barra di Roboform.












Cancelliamo le password dal browser: portiamoci su strumenti/opzioni. Andiamo nella scheda sicurezza e clicchiamo Mostra Password.


Cancelliamo le password dal browser 2: ora non dobbiamo fare altro che cliccare rimuovi tutto.
Fonte


Il miglior modo per disinstallare i programmi in modo sicuro

E’ risaputo che disinstallando in modo classico un programma questo non viene totalmente rimosso, alcuni files e, soprattutto, molte chiavi create all’interno del registro di sistema non vengono sempre cancellate costringendoci ad usare altri programmi di pulizia alternativi. Perché quindi non usare una chicca , semplice ed in italiano che fa il suo lavoro in maniera egregia? Ecco quindi il motivo per il quale oggi parleremo di Total Uninstall il cui più grande pregio è quello di non lasciare alcuna traccia dei programmi che si vogliono disinstallare. Nessuna chiave di registro, nessun valore obsoleto all’interno del registro di sistema, vi perseguiterà dopo la disinstallazione.

Come funziona Total Uninstall?

Il programma crea un’immagine del disco, un’”istantanea” dello stato del sistema prima e dopo l’installazione di ciascun software. Ovviamente, non sarà possibile disinstallare un software con Total Uninstall se non si è eseguito la procedura d’installazione tramite esso. Ovvero, per rimuovere un software con Total Uninstall è infatti necessario aver “monitorato” la procedura di setup in modo da ottenere il file con estensione .tun.
Ma allora non posso usarlo per disinstallare applicazioni precedenti all’installazione di Total uninstall?
Sbagliato, il programma sarà in grado di cancellare ugualmente i software desiderati in modo classico, ma avrà ilgrande vantaggio di verificare che tutto sia andato bene, e che non ci siano stati errori.
Come e quando posso utilizzare al meglio questa Chicca?
Il consiglio è quindi quello di installare ogni futuro programma sfruttando la modalità di monitoraggio (vedere video e screenshot). In tal modo, non solo avrete un perfetto programma di disinstallazione, ma allo stesso tempo si trasformerà in un ottima chicca che vi consentirà di ripristinare la configurazione di sistema in caso di installazione di patch (WGA…) malefiche
;)






Interfaccia programma: E’ molto sempplice! In alto troviamo un classico menu grazie al quale potremo disinstallare l’applicazione, selezionata in basso, in modo rapido(Disinstalla), verificare l’elenco delle applicazioni installate (Applicazioni), i Dettagli e altro ancora come la funzione di Trova Espandi e Comprimi(cartelle) e Visualizza.



Disinstallazione classica: La disinstallazione classica consente di eliminare i programmi in modo però molto più approfondito. Infatti, come vedete in figura subito dopo aver cliccato Disinstalla, parte una seconda fase nella quale viene effettuata una pulizia approfondita di tutte le voci principali come chiavi e valori di registro.








Riepilogo disinstallazione: Dopo aver disinstallato il programma, avrete a disposizione moltissime informazioni che riassumono il risultato ottimale o meno dell’operazione. In questo modo potrete sapere se qualche chiave di registro è rimasta installata o se qualche file non è stato correttamente cancellato.


Come sfrutto il monitoraggio delle applicazioni? Per sfruttare la “funzione forte” della chicca è necessario che ogni futura installazione venga monitorata. Per far ciò bisogna installare il programma desiderato cliccando sul file eseguibile.exe con il tasto destro la voce “Monitor a program installation Total Uninstall”



Fonte

5 nuovi pratici trucchetti per velocizzare i llavoro con Firefox

Ed ecco che dopo avervi segnalato 10 pratici trucchetti per velocizzare il lavoro con Firefox oggi vogliamo tornare a parlare del browser open source più amato al mondo e vi proponiamo ben 5 nuovi pratici trucchetti per velocizzare il lavoro con Firefox. Buona lettura!

1. Ricerca veloce:
Per effettuare una ricerca con il metodo “mi sento fortunato” di Google, senza dover andare nell’apposita pagina e scrivere manulamente il testo da trovare, basta selezionare una qualsiasi porzione di testo con il tasto sinistro del mouse e trascinarla nella barra degli indirizzi per poi premere il tasto Invio. Nel caso in cui questo metodo non dovesse funzionare, recarsi nel pannello di controllo di Firefox (scrivendo about:config nella barra degli indirizzi e premendo il tasto Invio) e cambiare il valore della chiave keyword.URL in http://www.google.com/search?ie=UTF-8&btnI=&q=.

2. Cancellazione degli indirizzi digitati precedentemente:
Per cancellare gli indirizzi digitati precedentemente, visualizzati nella barra degli indirizzi cliccando sul pulsante accanto ad essa (quello raffigurante una freccia verso il basso), basta posizionarsi su ognuno di essi e premere il tasto canc della tastiera.

3. Navigare tra le schede utilizzando la tastiera:
Non tutti sanno che è possibile navigare tra le schede aperte in Firefox semplicemente premendo CTRL+ il numero relativo all’ordine in cui è predisposta la scheda da visualizzare. Ad esempio, per visualizzare la seconda scheda aperta bisogna premere CTRL+2, per visualizzare la terza CTRL+3 e così via.

4. Effettuare i download tramite drag and drop:
Al posto di cliccare con il tasto destro del mouse su un link e selezionare la voce salva destinazione con nome, è possibile effettuare i download dei file semplicemente trascinando un qualsiasi link nell’icona dei download situata nella toolbar di Firefox. Nel caso in cui tale icona non fosse presente nella barra degli strumenti del browser, basta posizionarsi su quest’ultima, cliccare con il tasto destro del mouse, selezionare la voce Personalizza dal menu e trascinare l’icona Download nella toolbar.

5. Scaricare file multimediali da siti protetti:
Per scaricare file multimediali da siti protetti (che quindi non permettono di farlo liberamente), è possibile fare click destro sulla pagina e selezionare la voce Visualizza info pagina. Nella scheda Media dovrebbero esserci elencati i link relativi ai file multimediali contenuti nel sito, è quindi possibile utilizzare quelli per scaricare i file desiderati.


Fonte

Mozilla espande il suo universo con Weave

Mozilla si espande, dalle applicazioni desktop come Firefox e Thunderbird ora inaugura il suo primo web service.

In pratica salveremo su web i nostri bookmark, le nostre password,la cronologia,le preferenze e le nostre personalizzazioni così da poter sincronizzare il nostro Firefox ovunque ci troviamo.
Da qualsiasi computer ci collegheremo avremo sempre il nostro Firefox.
Se avete Firefox 3 beta potete provare ad usare il servizio a questo indirizzo.
Ovviamente non funziona con versioni inferiori alla 3.
Per ora mozilla non ha intenzione di fare storage online di foto dati o altro.
La “visione” di Mozilla sembra però chiara e cioè diventareil sistema operativo del web” come microsoft è quello dei PC.
Le applicazioni web già girano attraverso un un broweser,e ora alcuni dati dell’utente saranno salvati su server collegati al browser, mentre google e microsoft si scannano per la vita online degli utenti dovrebbero comunque controllare cosa fa mozilla che pur essendo una no-profit sta decisamente intramprendendo una nuova strada che potrebbe portargli in dote tutti gli utenti.
Questa è la rappresentazione grafica dell’idea di Mozilla:

Fonte

Traduzioni su Google Talk

Alcune semplici traduzioni con Google TalkGoogle ha introdotto un servizio di traduzione sul proprio instant messenger Google Talk. Per utilizzarlo è sufficiente aggiungere al proprio client (non solo GTalk, ma anche altri che supportano il protocollo Jabber) uno dei bot che si occupano di fornire questo servizio.

I bot di Google utilizzano un indirizzo di questo tipo:

[lingua di partenza]2[lingua di destinazione]@bot.talk.google.com

ad esempio:

en2fr@bot.talk.google.com per il bot che si occupa di tradurre dall’inglese al francese.

Ecco la lista delle varie coppie di lingue:
ar2en, en2ar (Arabo<->Inglese)
bg2en (Bulgaro->Inglese)
de2en, en2de (Tedesco<->Inglese)
de2fr, fr2de (Tedesco<->Francese)
el2en, en2el (Greco<->Inglese)
es2en, en2es (Spagnolo<->Inglese)
fi2en (Finlandese->Inglese)
fr2en, en2fr (Francese<->Inglese)
hi2en (Hindi->Inglese)
hr2en (Croato->Inglese)
it2en, en2it (Italiano<->Inglese)
ja2en, en2ja (Giapponese<->Inglese)
ko2en, en2ko (Coreano<->Inglese)
nl2en, en2nl (Olandese<->Inglese)
ru2en, en2ru (Russo<->Inglese)
uk2en (Ucraino->Inglese)
ur2en (Urdu->Inglese)
zh2en, en2zh (Cinese<->Inglese).

E’ possibile inoltre invitare i bot all’interno di una chat in modo che possano tradurre i messaggi scambiati tra le altre persone, in pratica è come avere un traduttore simultaneo da utilizzare per le proprie conversazioni. Ricordo inoltre che la chat di gruppo su Google Talk è disponibile solo attraverso il gadget Google Talk e Gmail e non con il client desktop.

Fonte

10 pratici trucchetti per velocizzare il lavoro con Firefox

Chi come noi è un vero geek sa cosa vuol dire avere per oltre 10 ore il browser sempre aperto, e conosce sicuramente anche la preziosità di tutti quei trucchetti e quelle scorciatoie da utilizzare per risparmiare qualche secondo in ogni operazione da fare.
Oggi vi presentiamo ben 10 di questi accorgimenti da adottare con Mozilla Firefox, il mitico browser open source. Certo, non vi cambieranno la vita, ma una grossa mano per risparmiare minuti preziosi ve la daranno sicuramente, quindi, non mi resta altro che augurare una buona lettura a tutti voi:

1. Aprire i collegamenti in una nuova scheda premendo la rotellina di scorrimento (se c’è) o tenendo premuto il tasto CTRL della tastiera durante il normale click con il tasto sinistro del mouse.

2. Premere la rotellina di scorrimento del mouse per chiudere le schede.

3. Aprire i collegamenti in nuove finestre tenendo premuto il tasto SHIFT della tastiera mentre si clicca normalmente con il tasto sinistro del mouse.

4.
Aumentare/diminuire le dimensioni del testo in una pagina con la rotellina di scorrimento del mouse mentre si tiene premuto il tasto CTRL della tastiera.

5.
Scorrere lentamente le pagine (circa un rigo alla volta) utilizzando la rotellina di scorrimento del mouse mentre si tiene premuto il tasto ALT della tastiera.

6.
Andare avanti ed indietro per le pagine utilizzando la rotellina di scorrimento del mouse mentre si tiene premuto il tasto SHIFT della tastiera.

7.
Selezionare intere linee di testo cliccando rapidamente per tre volte di fila il tasto sinistro del mouse.

8.
Utilizzare il tasto TAB della tastiera per scorrere le pagine (utile solo se non si possiede un mouse dotato di rotellina di scorrimento).

9.
Premere la rotellina di scorrimento su una porzione di testo per “bloccarla” ed andare su e giù per la pagina con il semplice movimento del mouse.

10.
Utilizzare delle estensioni che facilitano la navigazione, ad esempio Super DragAndGo.

Fonte

3 ottimi servizi on line per convertire qualsiasi file

Vi segnalo 3 ottimi servizi on line che vi permetteranno di convertire i vostri file in tutti i formati che desiderate.

Media - Convert
Supporta una vasta gamma di formati (circa 170) che vanno dai file video alle suonerie per telefonini. La dimensione massima del file da convertire è 150 MB.

YouconvertIt
Supporta circa 150 formati diversi, si contraddistingue per la sua interfaccia molto semplice.

Zamzar
Molto utile risulta la funzione che permette di convertire i video direttamente da YouTube, basta dare l’URL e l’applicazione on line farà tutto il resto.
La dimensione massima del file da convertire è 100 MB per la versione free.

Fonte

10 nuovi trucchetti per Gmail



Oggi torniamo a parlarvi del celeberrimo servizio di webmail fornito da Google.
Per essere precisi, tra scorciatoie da tastiera, estensioni per Mozilla Firefox ed altri consigli (che speriamo utili), oggi vi vogliamo segnalare 10 nuovi trucchetti per Gmail. Provateli tutti e, se ne conoscete altri interessanti, non esitate a consigliarceli. Buona lettura:

1. Utilizzare l’estensione dragdropupload per il browser Mozilla Firefox, che permette di allegare i file alle e-mail saltando i noiosi passaggi “Allega file” > “Sfoglia” ecc., semplicemente trascinando i file nel browser partendo da qualsiasi posizione (ad esempio il desktop).

2.Utilizzare l’indirizzo http://mail.google.com/mail/#search/label:unread+label:inbox per visualizzare solo le mail non lette.

3. Utilizzare l’estensione Signature per il browser Mozilla Firefox, che permette di inserire blocchi di testo predefiniti, utili quando bisogna scrivere frasi ripetitive in più mail.

4. Se si ha la necessità di trasferire le proprie e-mail da un account Gmail all’altro, è possibile collegarsi al servizio con i dati relativi al nuovo account ed importare le mail sfruttando il POP3 di quello vecchio (dopo averlo abilitato ed impostato per la ricezione di tutte le mail).

5. Se non si vogliono utilizzare software esterni, è possibile utilizzare l’integrazione con Google Docs per aprire file di Word, Excel ecc. che arrivano come allegati.

6. Utilizzare l’estensione Resizeable Textarea per il browser Mozilla Firefox, che permette di ridimensionare il campo di scrittura delle e-mail come si vuole.

7. Utilizzare il link Nuova Finestra situato in alto a destra, o selezionarla tenendo premuto il tasto Shift della tastiera, per aprire ciascuna e-mail in una nuova finestra/scheda del browser.

8. Utilizzare le scorciatoie da tastiera Shift+C (per comporre una nuova mail in una nuova scheda/finestra del browser) e Shift+R (per rispondere in una nuova scheda/finestra del browser ad una mail visualizzata).

9. Utilizzare il gadget gXFER Google Account Transfer per iGoogle, che permette di trasferire con un solo click e-mail, contatti e calendario da Gmail alle applicazioni Google, o un altro account Gmail.

10. Se quando si utilizza il POP3 per scaricare le e-mail da Gmail, il download di queste ultime pare bloccarsi (ovvero non vengono scaricate tutte le mail), provare a ripetere l’operazione e, se nemmeno funziona, disabilitare e riabilitare la funzione POP3 per poi riprovare.

Fonte

mercoledì 23 gennaio 2008

Virtualizzare Vista Home e Premium ora si può

Redmond (USA) - Ad un anno di distanza dal lancio del suo ultimo sistema operativo client, Microsoft ha deciso di aprire al mondo della virtualizzazione anche le versioni Home Basic e Home Premium di Windows Vista. La nuova licenza che accompagna questi sistemi operativi permette ora di far girare le edizioni consumer di Vista all'interno di una macchina virtuale, cancellando così una delle restrizioni più invise agli utenti desktop.

A beneficiare di questa novità è soprattutto chi utilizza un sistema operativo alternativo a Windows, come Linux e Mac OS X, e desidera far girare Vista in modalità virtualizzata: ora può farlo senza essere obbligato ad acquistare una costosa edizione Ultimate o Business. Rimane ovviamente necessario, come già era in Windows XP, possedere la licenza di ogni installazione virtuale di Windows: l'unica eccezione è rappresentata da Vista Enterprise, la cui licenza prevede la possibilità di utilizzare altre quattro istanze del sistema operativo.

La mossa di BigM non giunge del tutto inattesa. Lo scorso giugno il colosso arrivò vicinissimo ad eliminare il divieto alla virtualizzazione di Vista Home e Business, ma all'ultimo minuto cambiò idea: la giustificazione del brusco dietrofront fu che, sotto il profilo della sicurezza, le tecnologie di virtualizzazione non erano "ancora abbastanza mature per la diffusione di massa". Una motivazione che molti trovarono assai debole, dal momento che l'edizione Business di Vista può essere acquistata a qualche decina di dollari in più di quella Premium.
Lunedì Microsoft ha anche delineato la sua nuova strategia relativa al mercato della virtualizzazione, annunciando accordi e nuovi prodotti con cui intende lanciare un nuovo assalto al leader di questo settore, VMware. Tra le novità annunciate c'è l'acquisizione della californiana Calista, una società che sviluppa una piattaforma per la virtualizzazione degli ambienti desktop.

Microsoft afferma che la tecnologia della neo acquisita, denominata Calista Virtual Desktop (CVD), migliora il supporto alla grafica 3D e al multimedia all'interno degli ambienti di virtualizzazione desktop. CVD è stato progettato per le soluzioni di virtualizzazione client/server, e combina le tecnologie di virtualizzazione classiche con quelle per il controllo remoto, in particolare il protocollo Remote Desktop (RDP) di Windows. In estrema sintesi, CVD permette alle aziende di sfruttare le risorse hardware e software di uno o più server di virtualizzazione per fornire ad un certo numero di client fisici, attraverso RDP, la capacità di renderizzare la grafica 3D e di riprodurre contenuti audio/video con una qualità paragonabile a quella di un tipico PC desktop.

Oggi, come noto, Virtual PC e Virtual Server sono in grado di "emulare" una scheda grafica di vecchia generazione (diciamo pure "d'altri tempi"), escludendo così la possibilità di utilizzare software per la grafica tridimensionale o di attivare l'interfaccia Aero di Windows Vista. CVD dovrebbe ovviare a tutto ciò, per lo meno in ambito aziendale, anche se al prezzo di un significativo incremento dell'utilizzo della rete. Per minimizzare il traffico scambiato fra server e client, Calista afferma di aver sviluppato una tecnologia di compressione visually lossless capace di accelerare i dati fino a 20 volte e di contenere mediamente il traffico inviato a ciascun client intorno ad 1 megabit.

Microsoft ha inoltre annunciato di aver esteso la propria partnership con Citrix Systems, la stessa società che lo scorso novembre ha acquisito XenSource, sviluppatrice della celebre tecnologia di virtualizzazione open source Xen. Citrix si è impegnata a sviluppare un tool che semplificherà la migrazione delle macchine virtuali fra XenServer e l'imminente hypervisor di Windows Server 2008, Hyper-V. Le due partner si sono poi accordate per commercializzare congiuntamente "nuove offerte per il client computing" basate su Windows Server 2008 e Windows Optimized Desktop: quest'ultima è una suite di tecnologie Microsoft relative a desktop management, user migration e controllo remoto.

"Con il passare del tempo appare evidente come la strategia di Microsoft sia quella di stringere all'angolo VMware stipulando una grande quantità di partnership incentrate sulla virtualizzazione: con Novell, con Citrix e recentemente con Sun", scrive il blog Virtualization.info in questo post. "Forse è questo il motivo che di recente ha spinto il CEO di Oracle (Larry Ellison, NdR) a dire che VMware è la prossima Netscape".

Fonte

martedì 22 gennaio 2008

Inkscape, vettoriale opensource

Inkscape è un programma open source per il disegno, simile a Illustrator, Freehand, CorelDraw e Xara X che si basa sul formato standard W3C “Scalable Vector Graphics” (SVG).

Tra le caratteristiche supportate da SVG vi sono le forme base, i tracciati, i testi, i segnali, i cloni, le trasparenze, le trasformazioni, i gradienti e i gruppi. Inkscape supporta inoltre i meta-dati Creative Commons, la modifica sui nodi, i livelli, le operazioni complesse sui livelli, i testi su tracciato e la modifica dell’XML SVG. Può importare da diversi formati come EPS, Postscript, JPEG, PNG, BMP e TIFF e esportare in PNG ed in altri formati basati su vettori multipli.

Lo scopo principale di Inkscape è quello di fornire alla comunità Open Source uno strumento di disegno che rispetti pienamente gli standard W3C XML, SVG e CSS2. Inoltre il piano di sviluppo prevede una conversione del codice da C/Gtk a C++/Gtkmm, maggiore importanza all’aggiunta di funzioni tramite il meccanismo delle estensioni e la creazione di un processo di sviluppo aperto, collaborativo e orientato alla comunità.

Con InkScape potrete disegnare loghi, copertine,templates per il web, pulsanti e tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce.
I disegni possono essere esportati come bitmap e png ( formati raster ) e in svg,eps,ps, tavola gimp,pdf,dxf, ecc… per quello che riguarda i formati vettoriali.

REQUISITI MINIMI PER L’INSTALLAZIONE :
cpu single core x86 32bit 1 GHZ
256 mb ram
scheda video svga 64 mb ram
50 mb spazio libero su hd

-TUTORIAL BASE e AVANZATI (Italiano)
-FORUM IN ITALIANO

:: SCARICA IL PROGRAMMA ::

Fonte

Traduzioni su Google Talk

Alcune semplici traduzioni con Google TalkGoogle ha introdotto un servizio di traduzione sul proprio instant messenger Google Talk. Per utilizzarlo è sufficiente aggiungere al proprio client (non solo GTalk, ma anche altri che supportano il protocollo Jabber) uno dei bot che si occupano di fornire questo servizio.

I bot di Google utilizzano un indirizzo di questo tipo:

[lingua di partenza]2[lingua di destinazione]@bot.talk.google.com

ad esempio:

en2fr@bot.talk.google.com per il bot che si occupa di tradurre dall’inglese al francese.

Ecco la lista delle varie coppie di lingue:
ar2en, en2ar (Arabo<->Inglese)
bg2en (Bulgaro->Inglese)
de2en, en2de (Tedesco<->Inglese)
de2fr, fr2de (Tedesco<->Francese)
el2en, en2el (Greco<->Inglese)
es2en, en2es (Spagnolo<->Inglese)
fi2en (Finlandese->Inglese)
fr2en, en2fr (Francese<->Inglese)
hi2en (Hindi->Inglese)
hr2en (Croato->Inglese)
it2en, en2it (Italiano<->Inglese)
ja2en, en2ja (Giapponese<->Inglese)
ko2en, en2ko (Coreano<->Inglese)
nl2en, en2nl (Olandese<->Inglese)
ru2en, en2ru (Russo<->Inglese)
uk2en (Ucraino->Inglese)
ur2en (Urdu->Inglese)
zh2en, en2zh (Cinese<->Inglese).

E’ possibile inoltre invitare i bot all’interno di una chat in modo che possano tradurre i messaggi scambiati tra le altre persone, in pratica è come avere un traduttore simultaneo da utilizzare per le proprie conversazioni. Ricordo inoltre che la chat di gruppo su Google Talk è disponibile solo attraverso il gadget Google Talk e Gmail e non con il client desktop.

Fonte

Guida: velocizzare Windows Vista

La lentezza di Windows Vista è un problema avvertito da molti utenti. In questa guida raccogliamo alcuni suggerimenti per ottimizzare e velocizzare Windows Vista.


Ancora prima della sua uscita già sapevamo che Windows Vista avrebbe richiesto una grande quantità di risorse e che questo avrebbe comportato un sacrificio in termini di velocità.
La scarsa reattività di Windows Vista, insieme all’incompatibilità di alcuni giochi e di alcune applicazioni di produttività, ha convinto molti a tentare il downgrade a Windows XP. Si tratta di una soluzione spesso necessaria, ma non sempre indispensabile: in molti casi sarebbe sufficiente ottimizzare Windows Vista per avere un sistema più maneggevole.
In questa guida cercheremo di offrire qualche spunto interessante, a volte raccogliendo quanto già seminato, a volte proponendo qualcosa di nuovo.

1) Disabilitare Aero

Innanzitutto occorre parlare del cambiamento più evidente (almeno a colpo d'occhio) che ha sconvolto l'interfaccia grafica del caro Windows XP, ovvero “The Aero Experience”.

Come sappiamo, con questa GUI sono stati aggiunti alcuni effetti grafici assolutamente spettacolari e alcune funzioni che possono talora ricordare quelle del sistema operativo Mac OS X Tiger. Tuttavia per apprezzare l’interfaccia Aero è necessario un processore di nuova generazione con almeno 1GHz di clock, una scheda video compatibile con DirectX 9.0 e dotata di almeno 128 MB di RAM, un minimo di 1GB di memoria e 15GB di spazio libero sull’hard disk.


Se Windows Vista riconosce la presenza di questi requisiti di sistema, adotta Aero come tema di default. Nel far questo, il sistema (e in particolar modo la GPU) viene investito del compito di gestire i complessi calcoli necessari per produrre trasparenze, ombreggiature e animazioni tridimensionali. Va da sé che il maggior carico si traduce in una minore durata della batteria e in una minore fluidità del sistema.

Queste considerazioni potrebbero spingere qualcuno a decidere di disabilitare Aero. Ecco come:

  • tasto destro sul desktop (non sulle icone presenti)
  • selezionare Colore e aspetto finestre
  • cliccare su Apri proprietà aspetto classico per ulteriori opzioni sui colori
  • selezionare quindi uno dei temi disponibili, come ad esempio il tema classico di Windows

2) Disabilitare l'ibernazione

Passiamo quindi ad un altro suggerimento strettamente attinente ai computer portatili: l'ibernazione.
Così come il tema Aero, di cui abbiamo discusso prima, l'ibernazione viene proposta di default per tutti i sistemi portatili che istallano Windows Vista. Altrettanto di default verrà quindi creato dal sistema operativo un file (utile al processo di ibernazione) chiamato hiberfil.sys. Il problema è che il processo di ibernazione, come dice la parola stessa, congela lo stato in cui il computer si trova in un preciso istante memorizzando, tra l'altro, il contenuto della RAM sul disco rigido in modo da poterne ricaricare il contenuto in una fase successiva. Si evince che la dimensione del suddetto file sarà pari a quella della memoria fisica del sistema che oramai è almeno 1 o 2 GB e che in alcuni casi potrebbe essere maggiore.

Detto questo, e aggiunto che già la sola istallazione di Vista richiede circa 10 GB di spazio, è comprensibile che la caratteristica di ibernazione potrebbe comportare uno spreco inutile di risorse, soprattutto se quest'ultima caratteristica non viene utilizzata o utilizzata raramente. Ricordiamo che rimarrà comunque disponibile la funzionalità di sospensione.
Vediamo quindi come disabilitare l'ibernazione lasciando lo spazio disco disponibile per altri usi e applicazioni:

  • Aprire il prompt dei comandi (ad esempio eseguendo CMD.exe)
  • Digitare powercfg –h off

A questo punto l'ibernazione è disabilitata senza la necessità di riavviare il PC. Ovviamente il file di cui parlavamo prima ed altri elementi utili all'ibernazione verranno eliminati.

3) Disabilitare l'indicizzazione

Ci occupiamo ora dell'indicizzazione: Windows Vista, durante la sue esecuzione, si occupa di indicizzare i file e le cartelle presenti sul disco rigido per consentirne una più rapida ricerca. Si capisce che soprattutto nel caso di un disco molto grande e zeppo di file, come spesso accade a chi fa file sharing, la richiesta di risorse da parte di questa funzionalità potrebbe essere troppo onerosa. Eliminare il processo di indicizzazione potrebbe essere motivato anche da altre circostanze: ad esempio potremmo voler istallare sul nostro computer un altro software di ricerca di file e documenti (vedi Google's Desktop Search) oppure potremmo servirci di più macchine virtuali, nel qual caso l'unica necessità è la migliore performance di sistema e la ricerca è una funzione di fatto inutilizzata.

Per ovviare a questo inconveniente possiamo agire a differenti livelli. Per una soluzione più lasca è sufficiente:

  • Selezionare le opzioni di indicizzazione dal pannello di controllo
  • Selezionare il pulsante modifica
  • A questo punto deselezionare tutte le opzioni del riquadro in alto e lasciare solamente nella parte inferiore la voce “start menu” (anche se potremmo togliere anche quella)
Se invece volessimo eliminare alla base tutte le caratteristiche di indicizzazione è necessario andare ad agire sui processi. Per fare questo:
  • Aprire gli strumenti di amministrazione dal pannello di controllo
  • Aprire la voce servizi
  • A questo punto cercare tra tutti i servizi mostrati nell'elenco il servizio Windows Search
  • Disabilitare l'avvio del servizio in fase di startup
  • Fermare il servizio

Una volta eseguito quanto detto per sopprimere il servizio di indicizzazione dei file possiamo eseguire un altro step nel caso in cui pensiamo di non dover mai più utilizzare tale servizio, o comunque nel caso in cui non prevediamo di riabilitarlo a breve.
In particolare si tratta di cancellare le cartelle che contengono i file di indicizzazione. Per fare questo:

  • Raggiungere la directory C:\ProgramData\Microsoft\Search folder; siccome si tratta di una directory nascosta è necessario poterla visualizzare rendendola visibile tramite strumenti>opzioni cartella>mostra file e cartelle nascoste.
  • Cancellare tale directory.

4) Disabilitare RDC

Questo trick è relativo alla sincronizzazione dei file tra due PC collegati in rete.
Il servizio incriminato è questa volta quello di compressione differenziale remota (RDC). Attraverso RDC, il sistema operativo esegue una compressione sui file da trasferire tra due computer in modo da ottimizzare ilquantitativo dei dati in transito e minimizzare l'utilizzo della banda di rete.
Per disabilitare la compressione differenziale remota:

  • Dal pannello di controllo selezionare disinstalla programma
  • Nel pannello di sinistra selezionare la voce abilita o disabilità funzionalità di Windows
  • Deselezionare la checkbox della compressione differenziale remota e selezionare ok

C'è tuttavia da sottolineare che per alcuni scenari la caratteristica che abbiamo poc'anzi disabilitato potrebbe avere invece una notevole importanza.

5) Disabilitare UAC

Questo tip riguarda il controllo degli accessi. Questa funzione è conosciuta con la sigla UAC ed è stata pensata per impedire a qualche malintenzionato di eseguire operazioni da remoto sul nostro PC. Chiaramente con questo consiglio usciamo leggermente dalla strada del miglioramento delle performance ed entriamo in quella dell'usabilità del S.O.
In particolare la disabilitazione dell'UAC permette all'utente di non sentirsi frustrato nella continua accettazione di ogni operazione che ha scelto di eseguire. È vero che in questo modo potremmo abbassare leggermente il livello di guardia verso gli attacchi esterni, ma in compenso proteggeremmo il nostro equilibrio mentale. Per disabilitare l'UAC:

  • Andare sul pannello di controllo
  • Selezionare account utente
  • Mettere a off il controllo account utente
  • Deselezionare il box di controllo account utente
  • Riavviare il computer

6) Disabilitare la creazione di punti di ripristino

Come ultima serie di punti da seguire aggiungiamo una piccola accortezza che molti utenti avranno già utilizzato nella vecchia versione del sistema operativo XP: la disabilitazione delle funzionalità di ripristino. È vero che a volte è molto utile avere un punto di ritorno al quale tornare in caso di problemi gravi di funzionamenti, ma è altrettanto vero che godere di questa opportunità richiede un dispendio di risorse non indifferente e può capitare che, o tornare indietro non risolve il problema oppure che non abbiamo un punto di ripristino adeguato. Quindi, con la consapevolezza di prendersi qualche rischio in più possiamo disabilitare il ripristino automatico nel seguente modo:

  • Andare su pannello di controllo e quindi Sistema
  • Selezionare protezione di sistema sul pannello di sinistra
  • Deselezionare il disco primario
  • Infine accettare le condizioni che ci vengono proposte

Infine ricordiamo di tenere sempre il sistema operativo e i driver dei propri componenti e periferiche aggiornati all'ultima versione disponibile. Non è infrequente che un aggiornamento di Windows Vista o dei driver si traduca in un miglioramento delle performance, anche in fase di avvio.

La seconda parte della nostra guida all'ottimizzazione di Windows Vista è incentrata, prevalentemente, sui servizi e sul tweaking delle chiavi del registro di sistema.

Nella prima parte della nostra Guida all'Ottimizzazione di Windows Vista, ci siamo soffermati su sei semplici suggerimenti per snellire il sistema operativo, rimuovendo alcune features che consumano un quantitativo eccessivo di risorse.

In questa seconda parte scenderemo più in profondità, occupandoci di servizi e di tweaking del registro. Trattandosi di interventi più complessi, si consiglia un backup del registro prima di procedere.

1) L’importanza dei Driver

Spesso vengono del tutto ignorati, ma sono tra i principali responsabili di crash, conflitti e malfunzionamenti vari del sistema operativo. Aggiornare periodicamente i driver permette di risolvere le più comuni problematiche, di aggiungere supporto per gli ultimi videogiochi, e, in generale, di aumentare le prestazioni del computer. Qui di seguito trovate un elenco delle pagine di supporto dei vari produttori, da cui scaricare l'ultima versione dei driver, insieme alla descrizione dei componenti prodotti:

2) Disattivare i Servizi non necessari

Windows Vista carica in memoria molti servizi che spesso rimangono inutilizzati, sprecando risorse. È pertanto possibile liberare memoria disattivando i servizi non necessari.

Image
Avvertenza: disattivando i servizi fondamentali Windows Vista potrebbe rifiutarsi di avviarsi, o andare incontro a crash improvvisi di sistema siate quindi sempre cauti nella rimozione dei servizi.

Per cominciare a sfoltire la lista dei servizi avviati basta aprire il menù Start e digitare "Servizi" nel campo di ricerca e aprire il risultato corrispondente.

Partendo da sinistra troveremo per primi i nomi dei servizi avviati da Windows, quindi la descrizione del servizio, lo stato (se è avviato o meno), e il tipo di avvio che può essere impostato su Automatico, Automatico (Avvio Ritardato), Manuale o Disabilitato. Impostando su Automatico un servizio vuol dire Windows lo caricherà automaticamente all’avvio del sistema, impostando Automatico con Avvio Ritardato indica che Windows caricherà il servizio in un secondo tempo, selezionando Manuale Windows caricherà il servizio solamente quando richiesto da altre applicazioni, impostando su Disabilitato indica invece che Windows non caricherà il servizio, anche se richiesto da altre applicazioni.

Lista dei Servizi disattivabili:

Servizio

Descrizione

Tipo di Avvio

Accesso Secondario Abilita processi di avvio sotto credenziali alternate Manuale
Applicazioni di sistema COM+ Gestisce la configurazione e registrazione di componenti basati su COM+ Disabilitato se non si usano applicazioni COM+, Manuale se non si è sicuri
Auto Connection Manager Crea una connessione a una rete remota ogni volta che un programma fa riferimento a un DNS Manuale
Avvisi e Registri di Prestazioni Raccoglie dati riguardanti le prestazioni dal computer locale Manuale
Browser di Computer Mantiene un elenco aggiornato dei computer in rete Disabilitato se non si ha una rete locale
Centro sicurezza PC Controlla le impostazioni e le configurazioni di protezione del sistema Disabilitato se non si necessita di informazioni supplementari sullo stato di sicurezza del PC
Client DNS Gestione nella cache dei DNS (Domain Name System) Disabilitato se non si usa la cache di sistema per risolvere i nomi di dominio
Condivisione Connessione Internet ( ICS ) Fornisce servizi di conversione indirizzi di rete Disabilitato se non si ha una rete locale
Configurazione automatica WLAN Gestisce le connessioni WLAN Disabilitato se non si ha una rete WLAN
Controllo Genitori Attiva il controllo genitori di Windows nel sistema Disabilitato se non si usa tale opzione
Copia Shadow del volume Utilizzato dall’utilità di backup Disabilitato se non si usa l’utilità di backup di Windows Vista
Criterio Rimozione Smart Card Blocca il desktop alla rimozione della Smart Card Da disabilitare se non si fa uso di Smart Card
Fax Consente di inviare e ricevere fax dal proprio computer Disabilitato se non si fa uso di tale opzione
File non in Linea Il servizio File non in linea esegue attività di manutenzione della cache dei file non in linea Manuale
Gestione remota Windows Utilizzato per la gestione remota del computer Disabilitato se non si fa uso di tale opzione
Host di dispositivi UPnP Consente l’utilizzo di dispositivi UpnP Disabilitato se non si usano, Manuale in altri casi
Helper NetBios TCP/IP



Host servizio di diagnostica Consente il rivelamento e la risoluzione dei problemi relativi ai componenti di Windows Disabilitato se non si fa uso di tale opzione, Manuale in altri casi
Host sistema di diagnostica Consente il rivelamento e la risoluzione dei problemi relativi ai componenti di Windows Disabilitato se non si fa uso di tale opzione, Manuale in altri casi
Individuazione SSDP Individua i servizi e i dispositivi di rete che utilizzano il protocollo di individuazione SSDP Disabilitato se non si utilizzano dispositivi UpnP, Manuale in altri casi
Microsoft .Net Framework NGEN v2.05 x86 Componente del .Net Framework 2 Manuale
Modulo di impostazioni chiavi IPSec IKE e AuthIP IKEEXT ospita i moduli di impostazione chiavi IKE (Internet Key Exchange) e Auth-IP Disabilitato se non si usano tali chiavi di autenticazione, Manuale in altri casi
Plug and Play Consente al computer diriconoscere le modifiche hardware Disabilitato se non si apportano modifiche, come aggiunta di chiavi usb, Manuale in altri casi
Pubblicazione risorse per l’individuazione Pubblica il computer e le risorse a esso collegate in modo che possano essereindividuate in rete Disabilitato se non si ha una rete Locale
Ready Boost Fornisce il supporto per il miglioramento delle prestazioni del sistema tramite ReadyBoost Disabilitato se non si usa Ready Boost
Registro di sistema remoto Abilita gli utenti remoti alla modifica delle impostazioni del Registro di sistema Può essere sfruttato per modificare senza permesso il registro di sistema: Disabilitato
Ricerca di Windows Consente l’indicizzazione dei file e la ricerca veloce Disabilitato se non si usa l’indicizzazione, altrimenti Automatico
Routing e Accesso Remoto Offre servizi di routing ad aziende in ambienti LAN e WAN Disabilitato se non si usa un Router
Server Supporta la condivisione in rete di file, stampa e named pipe per il computer in uso Disabilitato se non si ha una rete locale
Servizi Terminal Consente agli utenti di connettersi interattivamente a un computer in remoto. Disabilitato se non si sfrutta tale opzione, Manuale in altri casi
Servizio di condivisione porte Net.TCP Consente la condivisione di porte TCP tramite il protocollo net.tcp Disabilitato se non si sfrutta tale opzione
Servizio di Input Tablet PC Attiva le funzionalità di input penna del Tablet PC Disabilitato se non si sfrutta tale opzione
Servizio di notifica eventi di sistema Esegue il monitoraggio degli eventi di sistema Disabilitato se non si sfrutta tale opzione
Servizi di base TPM Abilita l’accesso al Trusted Platform Module ( TPM ) Disabilitato se non si usano i sistemi di crittografia TPM
Servizio risoluzione problemi compatibilità programmi Fornisce supporto per Risoluzione problemi compatibilità programmi Disabilitato se non si è interessati alla funzione
Servizio di segnalazione errori di Windows Consente di segnalare gli errori quando i programmi smettono di funzionare Disabilitato se non si è interessati alla funzione
Spooler di stampa Carica i file in memoria per stamparli successivamente Disabilitato se non si hanno stampanti

3) Ottimizzare la Rete

È anche possibile ritoccare le impostazioni di default di Windows Vista per la connessione ad Internet, come il servizio "Utilità di pianificazione pacchetti QoS". Questo servizio riserva parte della banda disponibile ai programmi che dovessero averne bisogno, ma col diffondersi di connessioni DSL sempre più veloci ha perso buona parte della sua utilità.

Eseguiamo il file gpedit.msc avviandolo direttamente dalla ricerca del Menù Start, o in alternativa da Esegui, in questo modo si aprirà l’Editor oggetti Criteri di gruppo, selezionate "Configurazione computer" ed espandetelo, aprite quindi la cartella "Modelli amministrativi", e la sotto cartella "Rete". Selezionate quindi "Utilità di pianificazione pacchetti QoS" e nel menù a destra scegliete "Limita larghezza di banda riservabile", fate click col destro e selezionate proprietà, e selezionate "Disattivata", quindi applicate.


4) Tweaking del Registro

Il cuore di tutti i sistemi operativi targati Microsoft è il registro di sistema, che contiene migliaia di chiavi e valori. Per ottimizzare le prestazioni generali del sistema è possibile cambiare i valori assegnati di default a certe chiavi. Per accedere al Registro di Sistema, aprite il Menù Start, scrivete nella ricerca rapida o in esegui "regedit" ed avviate l’applicazione corrispondente.

  • Chiudere automaticamente le applicazioni bloccate

Navigate fino a HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Desktop selezionando la cartella Desktop, quindi nel menù a destra scegliete la chiave AutoEndTasks, selezionatela col tasto destro e premete Modifica, quindi assegnategli come valore 1. Sempre nello stesso menù troverete la chiave HungAppTimeout, selezionatela, premete su Modifica e assegnategli come valore 1000.

  • Velocizzare l’apertura del Menù Start

Navigate fino a HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Desktop selezionando la cartella Desktop, quindi nel menù a destra scegliete la chiave MenuShowDelay, selezionatela col tasto destro e premete Modifica, quindi assegnategli come valore 50.

  • Velocizzare l’apertura e la chiusura delle applicazioni

Navigate fino a HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Desktop selezionando la cartella Desktop, quindi nel menù a destra scegliete la chiave WaitToKillAppTimeout selezionatela col tasto destro e premete Modifica, quindi assegnategli come valore 1000. Sempre nella cartella Desktop trovate la chiave LowLevelHooksTimeout, selezionatela ed impostate il suo valore a 1000.

  • Ottimizzazione del Boot di Windows

Navigate fino a HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Dfrg\BootOptimizeFun ction quindi selezionate nel menù a destra la chiave Enable selezionatela col tasto destro e premete Modifica, quindi assegnategli come valore "Y" senza le ""

  • Modificare le impostazioni di Aero

Navigate fino a HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\DWM quindi selezionate nel menù a destra EnableMachineCheck, assegnandogli come valore 0 disabiliterà il controllo hardware per controllare se aero è effettivamente supportato, ci sono inoltre altre chiavi, come Glass che assegnandogli come valore 1 abiliterà (forzatamente) Aero Glass, con 0 tornerà alle impostazioni di default, oppure la chiave Blur che assegnandogli come valore 1 abiliterà un effetto di sfocatura, assegnandogli 0 tornerà alle transparenze, od anche la chiave UseAlternateButtons che assegnandogli come valore dword 0 allunga i pulsanti, assegnandogli 1 li rende squadrati.

Fonte